sabato 12 novembre 2016

RIDING AROUND CINEMA - A SPASSO NEL CINEMA Capitolo 2





E' NATA UNA STELLA

Voglia di ricominciare 1993 - Buon compleanno Mr greape 1993 – La stanza di Marvin 1996

Gli anni 90 hanno visto nascere la baby stella Leonardo Di Caprio, divenuta in poco tempo una Supernova con il film Titanic nel 1996; ma sono questi “ alcuni” dei tanti film di quei anni che per me hanno segnato l'era della Leo – Supernova ...altro che Jack e Rose!.

In Voglia di ricominciare è stato scelto per la parte da Mister De Niro in persona, che ringrazio per la pubblicità fatta a Leo al Maestro Scorsese , così da indurlo a chiamarlo per Gang's of New York, creando così un unione cosmica che dura da oltre15 anni.


Il film sinceramente non mi ha entusiasmato come mi aspettavo, risultando ai miei occhi un po' insipido nonostante una trama toccante dal forte gusto. La mia principale curiosità però, era vedere De Niro fare la parte del duro Sig. Dwight alle prese con lo strafottente Toby, interpretato dallo sconosciuto Leonardo Di Caprio. La rigidità del Patrigno, che detta le regole al figliastro che a sua volta ignora creando tensioni, è perfettamente e magnificamente rappresentato dai 2 attori . Ma la migliore interpretazione versione “Leo anni 90” , per cui avrebbe dovuto ricevere il suo primo Oscar, è Buon Compleanno Mr Grape.

L’allora diciannovenne Leo , con una bravura fuori dal comune interpreta Arnie, un ragazzo disabile molto legato al fratello maggiore Gilbert ( Johnny Deep ). Il film non solo è avvolto dall'amore estivo che si respira tra Gilbert e Becky ( Juliette Lewis) , ma anche dalla forte unione familiare e dalle difficoltà nell'avere una famiglia isolata e derisa per l'obesità della madre . Un quadretto familiare che vive nel caos, ma descritto con tranquillità dal regista Lasse Hallström ( Chocolat) abile nel raccontare con delicatezza la storia della famiglia Grape.

Nel 1996 sarà la volta di un altra famiglia a dar vita alla pellicola La stanza di Marvin con l'accoppiata Streep / Keaton che insieme a Di Caprio raccontano le vicende di due sorelle, Lee e
Bessie , alle prese con il dolore di una leucemia inaspettata che le
porterà ad una lontananza di 20 anni fatta di rabbia e mancanze fino ad una dolce consapevolezza familiare.


I SUCCHIA SANGUE

Dracula di Bram Stoker 1992 - Intervista Col Vampiro 1994 – Dal Tramonto All'alba 1996


Il primo “Succhia Sangue” è raccontato da Francis Ford Coppola, che nel lontano 92 portò sullo schermo un Dracula ferito dalla perdita della propria sposa. Grazie all'incontro con Jonathan ( Keanu Reeves) il vecchio Draculia rivede in una foto della fidanzata del giovane la sua amata Elizabeta, reincarnatasi in Mina ( Winona Ryder).
Per amore Dracula attraverserà un oceano di sangue, ma il suo arrivo a Londra porterà il Dottor Abraham Van Helsing ( Anthony Hopkins) alla conferma delle sue teorie sul vampirismo e ad una lotta contro il tempo per salvare Mina dalle brame del vampiro.

Coppola dirige un cast sanguinario sulla trama di un amore perduto . Un film dalle immagini retrò, ma che raccontano un Dracula malinconico e bramoso del calore di un passato strappatogli con l’inganno. Grazie alla bravura di Gary Oldman, le due facce del tormentato Dracula affiorano man mano che il film scorre, passando dalla crudele sete di sangue del vecchio Vlad, al dolce romanticismo di un ringiovanito Dracula innamorato, una visione romantica ma allo stesso tempo crudele del vampiro più famoso della storia.

In Intervista col Vampiro invece troviamo la coppia Cruise – Pitt nelle vesti dei 2 vampiri Lestat e Louis . Il primo è un vero e proprio Vampiro con la V maiuscola, contrariamente il secondo, non accetta la scelta fatta, rinnegando ciò che è diventato. La storia viene descritta dal punto di vista di Louis che per liberarsi del suo passato, decide di smascherare la sua vera natura al giornalista Daniel ( Christian Slater ) .
Nonostante il forte cast maschile e l'interessante storia dei due amici-vampiri che attraversano decenni di solitudine e cadaveri, è una giovanissima Kirsten Dunst, all'epoca dodicenne, a dare al film un certo ritmo, diventando grazie al trio un Cult anni 90 da non perdere.

Dal Tramonto All'alba del 1996 è diretto dal discepolo di Quentin Tarantino, il talentuoso Robert Rodríguez.
Tarantino non solo ha scritto la sceneggiatura ma è anche il co-protagonista di un formidabile e
affascinante George Clooney. I 2 fratelli fuorilegge Richard e Seth devono raggiungere il Messico e attendere il boss Carlos al Titty Twister, un locale di camionisti aperto tutta la notte. Tra inseguimenti,sparatorie e una inaudita violenza, i due fratelli incontrano la famiglia Fuller ( Harvey Keitel, Juliette Lewis ed Ernest Liu ) in viaggio verso il Messico. Seth , il più lucido tra i fratelli decide di usare la famiglia Fuller e il loro camper per attraversare la frontiera, andare al Titty Twister , passare una serata di festeggiamenti per poi cambiare completamente la propria vita la mattina seguente.
Sembra uno dei tanti thriller, ma parliamo di Quentin Tarantino: niente è lineare ed ovvio, e Rodriguez alle volte è molto più splatter del Maestro, quindi lascio a voi il compito di scoprire come un inseguimento di banditi possa trasformarsi in un inaspettato film con vampiri.


DIVERTENTE COMPAGNIA

Il mostro 1994 - La scuola 1995 - I corti 1996


Il Mostro di Roberto Benigni racconta le vicende del disoccupato Loris, che vive di piccoli furti e originali idee per sopravvivere alla quotidianità. Per colpa di divertenti e strampalati equivoci , la polizia crede che sia lui il Serial Killer che terrorizza la città. Ma non avendo prove sufficienti per arrestarlo, il Capo della polizia sceglie l' annoiata poliziotta Jessica ( Nicoletta Braschi) che dovrà avvicinarlo, provocarlo ed infine incastrarlo. Una piacevole visione di come la mente umana possa facilmente essere corrotta, arrivando poi spesso a conclusioni affrettate. Un quadro pittoresco e ironicamente affrontato dal magnifico Benigni.

Il film del 95 La scuola di Daniele Lucchetti ( Mio fratello è figlio unico) , invece tratta un tema decisamente più leggero, girando tra i banchi della fatiscente scuola in cui insegna il professor Vivaldi ( Silvio Orlando ) sempre pronto a trovare il lato positivo in ogni suo alunno. Durante gli scrutini, i flashback del professore si susseguono per dar modo allo spettatore di capire l'anno scolastico appena passato e scoprendo lentamente tutti i personaggi di questa stupenda storia. E' una pellicola che riguardo sempre molto volentieri, soprattutto nelle mie giornate soffocanti perché è un film che scivola giù fino allo stomaco con una naturalezza smisurata. Le sorprendenti interpretazioni dei 10 attori che impersonano i professori, ognuno con le proprie sfumature mi trasportano tutte le volte nel mio passato tra i banchi di scuola , strappandomi un dolce e piacevole sorriso ad ogni immagine.

  I Corti di Aldo, Giovanni e Giacomo non è un film ma una rappresentazione dello spettacolo teatrale del Trio, che negli anni 90 ha dato sfogo alle loro migliori performance . Molti sketch o battute nate nei Corti verranno poi riproposte nel film Tre Uomini e una Gamba. Dato che sono molti anni che li seguo, sono convinta che il trio sul palcoscenico di un teatro crei una simbiosi e un magnetismo che nei film tende a indebolirsi soprattutto nelle pellicole degli ultimi anni. Ho deciso di metterli in questo mio tuffo nel passato , perché è grazie a questo spettacolo che ho potuto apprezzare ed affezionarmi al divertente trio italiano, che da 20 anni mi accompagna a suon di battute in una vita che alle volte il sorriso me lo toglie.

Oltre all' Italia nel gruppo delle “Risate” citerei anche gli Americani del 1998 :
Tutti pazzi per Mary che ci ha fatto conoscere Ben Stiller poco noto in Italia in quegli anni e The Truman Show ,unico film di Jim Carrey che metterei in questo A Spasso Nel Tempo anni 90, essendo l'unico film dalla forma comica ma allo stesso tempo con un certo valore emotivo che Jim abbia fatto in questo periodo. Anche in Man On The Moon del 1999, Carrey mostra la propria bravura, alle volte sottovalutata per colpa di film come Ace ventura o Scemo più Scemo ma The Truman Show racchiude una vera e propria critica al mondo della televisione e della dipendenza umana verso la diabolica scatola nera, oltre che una inaspettata interpretazione di un Jim senza facce e maschere.


VEDO LA GENTE MORTA

Il sesto senso 1999 – Echi Mortali 1999

Scritto e diretto da M. Night Shyamalan, Il Sesto Senso è a mio parere, uno dei migliori film sul paranormale degli anni 90 e forse anche del 2000. Sinceramente negli ultimi anni questo genere sta infestando i cinema di tutto il mondo, creando storie alle volte scadenti perché l'importante è spaventare lo spettatore. Il sesto senso è la conferma che è possibile fare un film che tratta un tema Horror creando una forte sceneggiatura che la sostiene , senza intaccare l’autenticità. In questo caso la regia non eccelle in grandi trucchi e sottofondi da brivido per creare tensione, ma racconta con semplice suspense una storia paranormale.
Tra i tanti attori in lista, è stato un inaspettato Bruce Willis ad accaparrarsi la parte del Dottor Malcolm Crowe, stupendomi per la sua seria e distaccata interpretazione, arricchita da Haley Joel Osment, un piccolo attore 11 enne, perfetto nella parte di Cole. Oltre alla delicata descrizione dell'incontro tra il dottore e il bambino e del perché avviene tutto ciò , si intreccia ad essa anche il punto di vista di una madre ( Toni Collette) consapevole che a suo figlio sta accadendo qualcosa che non si sa spiegare, aggiungendo alla storia una drammaticità commovente .

Echi Mortali è il meno conosciuto tra i 2 e forse anche il più debole se lo si mette a confronto con il primo ma in assenza di paragoni può certamente entrare in questa lista, facendo la sua porca figura nel genere Horror-Thriller. Come per il Sesto Senso la sua forza è racchiusa nella sceneggiatura, in questo caso del talentuoso David Koepp che negli anni 90 ha sfornato molti dei film che hanno fatto parte della mia adolescenza come ad esempio : Jurassic Park , Carlyto's Way, La morte ti fa bella o Scuola di eroi.
Anche in questo caso c'è un bambino capace di comunicare con le anime perdute ma è il padre , il bravissimo Kevin Bacon a raccontarci attraverso un iniziale scetticismo sul paranormale, la storia di una ragazza scomparsa.


    PASSARE IL TESTIMONE

    Aladdin 1992 - Il Re Leone 1994 - Toy story 1995

Aladdin è uno dei cartoni Disney che ho visto più volte da bambina. La classica storia d'amore tra lo straccione Aladdin e la principessa Jasmin ai miei occhi passava in secondo piano ( non sono mai stata una bambina che amava le principesse) il tema
che interessava a me, era l'amicizia ed il forte legame che lentamente prende forma tra Aladdin e il Genio ( doppiato in Italia da Gigi Proietti e in America da Robin Williams) riuscendo in un impresa ardua, cioè quella di farmi innamorare delle canzoni di tutto il film che tutt'oggi stranamente ricordo; anche se il mio personaggio preferito era e rimarrà in eterno il pappagallo Iago e la sua divertente perfidia.


Il Re Leone invece detiene il privilegio di essere il mio primo film Disney visto al cinema. Io mi sono praticamente abbuffata dei cartoni Disney fin dall'infanzia e forse per questo nel crescere, sono diventata intollerante a canzoncine e genitori morti nel peggior modo possibile, ma il Re Leone è il primo cartone ad avermi emozionato sul serio. Da bambina il dolore rappresentato nei cartoni lo associavo alla paura, mentre per la prima volta quella paura si è trasformata in commozione dalle sfumature traumatiche inizialmente, ma con il tempo in un piacevole primo ricordo del mio passaggio nel mondo degli adolescenti .

Nel 1995 la neonata Pixar fa il suo ingresso nel mondo dell'animazione con il lungometraggio Toy Story creando il primo cartone in computer grafica. Questa pellicola ho cominciato ad apprezzarla in tarda adolescenza. Probabilmente i miei occhi erano troppo abituati alle versioni Disney , praticamente quello che potrebbe accadere se facessi vedere a un bambino dei giorni d'oggi La spada nella roccia o Robin Hood : all'inizio farebbe fatica ad accettare immagini vintage , abituato alle luci scenografiche attuali. Con il passare del tempo i cartoni Pixar hanno nettamente surclassato la Disney, che con difficoltà ha passato un testimone che si teneva ben stretto da molti decenni, diventando nel 2006 la proprietaria della Pixar pur di non averla come nemica numero 1 .


Oltre a questi 3 film d'animazione vorrei citare anche Mulan del 1998, dove per la prima volta la Disney mette in scena la storia di una donna che finalmente non deve essere salvata dal solito principe ma che invece decide di vestirsi da uomo per andare in guerra al posto del vecchio padre, accompagnata nella sua avventura dall'esilarante drago Mushu.


4 VOLTE BATMAN

Batman 1989 – Batman il ritorno 1992 – Batman forever 1995 – Batman & Robin 1997


Il primo Batman non dovrei metterlo in questo elenco perché è del 1989 ma è grazie ad esso che amo la storia dell’uomo pipistrello più famoso di tutti i tempi, quindi non potevo non citarlo.
Il primo e il secondo della serie, Batman il ritorno (1992) sono opera dello stravagante Sig. Tim Burton e interpretati da Michael Keaton, che per me rimarrà in eterno l’unico vero Batman!

Nonostante la goliardica trasposizione, ben lontana dalla serietà di quelli di Nolan , questi Batman sono i miei preferiti . Dopo l'esplosione del filone Supereroe al box-office e grazie alle rivisitazioni fatte negli ultimi anni , so che questo vecchio e malandato Batman risulterebbe quasipiatto e ridicolo al pretenzioso pubblico moderno, ma è grazie a queste pellicole che Batman è uscito dai fumetti ed è entrato nel mondo del cinema e nel ricordo di molti bambini e adolescenti di quegli anni.
Artisti del calibro di Jack Nicholson, che interpretò il famoso Joker, presero parte alle pellicole, Denny De Vito, si impadronì del glaciale Pinguino e Michel Pfeiffer , fu la prima Catwoman, un po' come se questi film fossero la presentazione dei personaggi che poi Nolan nei giorni nostri ha caratterizzato, dando un valore aggiuntivo alla forma di Burton.

Batman Forever del 95 e Batman & Robin del 97 sono del regista Joel Schumacher interpretati da Val Kilmer nel primo e da George Clooney nel secondo.Nonostante il susseguirsi di super cattivi come Two Face ( Tommy Lee
Jones) , l' Enigmista ( Jim Carrey ) Mr Freeze ( Arlond Schwarzenegger ) e Poison Ivy ( Uma Thurman ) i due film a mio parere non racchiudono la forte malinconia della tragedia che accompagna la vita di Bruce Wayne e che Burton aveva creato nel suo cupo mondo. Schumacher si è spinto verso il commerciale dell'azione, togliendo al protagonista quel valore umano che nei primi 2 film , non lo faceva sembrare un Super Eroe ma un uomo che dopo aver visto uccidere i propri genitori da bambino cresce nel dolore di assenze fondamentali, che lo porteranno a trasformarsi in un giustiziere notturno. E’ forse per questo motivo che Burton non ha voluto dirigere questi 2 capitoli, proprio per la loro pigra volontà di carpire l'uomo dietro al pipistrello e di creare un film su un Super Eroe vestito da pipistrello .



BENVENUTI AL ….

Jurassic Park 1993

Avevo 10 anni all'epoca ed ero seduta impaurita in quel piccolo cinema, ma tanto eccitata di vedere un film con i dinosauri. Agli inizi degli anni 90 ricreare con la grafica computerizzata un film dove racconti di un’ isola in cui vengono “ allevati” dei dinosauri era MOLTO innovativo, e solo Spielberg avrebbe potuto farlo, perché è uno dei pochi registi che ogni tanto fa uscire il suo lato fanciullesco nei suoi lavori. I sequel sinceramente hanno perso l'originalità del primo capitolo, per questo motivo non inserisco Il mondo perduto del 1997 nella lista, essendo tra l'altro affezionata solo al primo e al ricordo di quella bambina terrorizzata al cinema, che pensava a quanto sarebbe stato bello poter vivere tra i dinosauri e di quanto sarebbe stato ingiusto creare un parco in cui confinarli. Probabilmente da qui nasce il mio rifiuto di andare al Circo e negli Zoo, esempio del fatto che un film per alcuni di noi, non solo arricchisce una giornata ,ma crea la consapevolezza dei propri valori.