mercoledì 31 agosto 2016

SUICIDE SQUAD




E questi sarebbero i Cattivi??

E' la domanda che mi sono posta alla fine del film.
Forse il mio forte entusiasmo nel vedere finalmente una “Villian Reunion”ha costruito una aspettativa troppo elevata, e pur sapendo della sua etichetta “Americanata doc” , ho sperato fortemente che il prodotto finale potesse essere comunque equilibrato ed intenso.
                                                 
Ma David Ayer ,regista e sceneggiatore della squadra dei cattivi non ha saputo creare profondità, gusto e corpo alla pellicola, nonostante avesse a disposizione “materie prime” di qualità, mettendo cosi sul mercato un prodotto piatto.

Il cast fa del suo meglio per portare lo spettatore all'interno delle loro pazze menti , ma Ayer non dà modo di capire la complessità di ognuno, soffermandovisi in malo modo e principalmente su Deadshot (Will Smith) il Killer dalla mira impeccabile,Harley Quinn( Margot Robbie) lodata ( giustamente ) dalla stampa mondiale per l'interpretazione della folle ex psichiatra, nonché donna di Joker e Chato Santana “ El Diablo” (Jay Hernandez) la torcia umana, dimenticandosi tra le strade di Midway City gli altri membri della squadra : Capitan Boomerang, il rapinatore di banche , Killer Croc e Katana , un’abile spadaccina che intrappola le anime dei propri avversari nella sua affilata spada, uno dei personaggi più interessanti ma per niente valorizzato.

Il Joker di Jared Leto appare per poi scomparire e riapparire qua e là, senza darti modo di apprezzare o meno il lavoro fatto dall'attore nel costruire un personaggio così complesso ed affascinante.


Rick Flag ( Joel Kinnaman) è il capitano della Task Force X Suicida, innamorato di June Moon (Cara Delevigne) l'archeologa posseduta dall'Incantatrice : una potente strega che "inizialmente" fa parte della
squadra ....( la cattiva più noiosa della storia del cinema ) .


Non solo la Suicide Squad dovrà salvare il mondo, ma dovrà anche aiutare Flag a non perdere il suo unico amore.
Ed ecco che entra in scena la “love story” , anzi!! “ l'insulsa story”, a differenza della coppia Quinn/Joker mille volte più intrigante.
Ma anche in questo caso, si tratta di un mordi e fuggi.


Amanda Waller ( Viola Devis) è colei che ha creato la squadra tra ricatti e spietata freddezza.
La Devis è talmente politicamente scorretta nella sua interpretazione da farti pensare “ finalmente un cattivo !!” .


La sceneggiatura di Ayer è insipida, scontata e stupidamente banale, con qualche chicca comica che solo grazie al cast fa il suo effetto , nonostante l'inappropriata presenza in scene in cui la battuta non ha neppure senso. Le musiche rock, bellissime e potentissime sono decisamente troppe , quasi da interferire sull'attenzione che già barcolla .
Insomma il caos regna sovrano.

Se il regista si fosse soffermato maggiormente sui protagonisti , invece di dare rilievo alle botte da leoni, mitra, mostri, bombe ed effettoni , se non si fosse dimenticato dell' importanza della comprensione della storia, passata nettamente in secondo piano, data l'evidente scarsa trama, il film, forse, sarebbe stato migliore. Ma lo spettatore, avendo pochi elementi a disposizione, fatica a comprendere l'unione della squadra e il susseguirsi degli avvenimenti.

Probabilmente il fatto che io sia cresciuta guardando film con dei veri e propri cattivi -Tarantino è il Maestro dei Villian e di menti malate , Jack Torrance, Annie Wilkes,Mickey e Mallory o Norman Bates- Tutti loro e molti altri fanno sembrare ai miei occhi questa squadra di Super Cattivi una farsa. E sicuramente il fatto che siano personaggi tratti dai fumetti e quindi difficili da descrivere non giustifica il regista; perché tutti i cattivi di Batman, ad esempio, fanno la loro porca figura, soprattutto nei film di Nolan ( anche se io sono legata sentimentalmente a quelli di Burton). Che dire di Lex Lutor poi!!! insomma sono convinta che lo sgradevole sapore riscontrato sia colpa di David Ayer e della sua regia poco lineare. Un vero e proprio peccato, perché gli ingredienti per il successo erano tra le sue mani ma alla fine l'etichetta non sbaglia “ AMERICANATA DOC!” .


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