Lo sciacallo è un
predatore notturno che si nutre principalmente di cadaveri: un titolo
perfetto per il debutto alla regia dello sceneggiatore Dan Gylroy e
per il suo selvaggio Lou ( Jake Gyllenhaal).
La storia narra le
vicende di un ladro solitario e morbosamente curioso.
Un giorno Lou
assiste ad un incidente stradale ed è colpito dal cameraman che é
accorso sul luogo per riprendere l'accaduto.
In quella telecamera
Lou intravede l’occasione che nessuno vuole dargli, perché
nonostante una acuta capacità di osservazione ed un forte desiderio
di cambiamento resta comunque uno sporco ladro.
Così decide di
armarsi di una telecamera e di una radio della polizia, iniziando a
sfrecciare con l’auto in ogni luogo in cui ci sia sangue.
Privo di ogni tipo
di scrupolo, Lou si distingue per le sue crude inquadrature, che
rivende al Network di canale 6 dove fa la conoscenza della direttrice
Nina ( Rene Russo).
La ricerca notturna
di morte incrementa la sua autostima già al limite dell'arroganza,
il tutto sorretto da un lato animalesco che distingue
il protagonista dal mondo che lo circonda e dalla brutale verità che che si
fa largo man mano che la trama scorre.
Durante tutto il
film si ha una visione precisa della scalata emotiva di Lou verso il
successo attraverso il male subito dagli altri. L'avido cameraman arriva addirittura a
manipolare una sparatoria come un impeccabile burattinaio pur di
ottenere le migliori inquadrature.
“ E se il mio
problema non fosse che non capisco la gente, ma che non mi piace la
gente?”.
Questa frase
racchiude l'essenza di Lou, il proprio essere distaccato, pieno di
grandi frasi ad effetto imparate a memoria ma prive di quel
sentimento umano che ci rende tali.
Jake Gyllehaan e i suoi glaciali occhi guidano magnificamente lo spettatore in questo contorto
personaggio, un anima nera dal fascino diabolico.
Dan Gylroy segue la
mutazione del protagonista modificando la fotografia in un crescendo
di inquadrature e oscurità , accompagnando delicatamente la storia come una madre
che aiuta il figlio nei suoi primi passi.
Pensandoci forse in
ognuno di noi è racchiuso un Lou :
c'è chi l'ha
addestrato, chi lo tiene in gabbia e chi lo lascia libero di vagare
nella propria mente entrando senza emozioni nella vita di qualcuno,
strappandogli anche l'ultimo brandello di amor proprio senza alcun
freno di coscienza pur di ottenere la gratificazione del proprio
ego.
“ Sai come si
alimenta la paura? Vestendo di verità delle false evidenze! “