domenica 14 maggio 2017

NIGHTCRAWLER - LO SCIACALLO


Lo sciacallo è un predatore notturno che si nutre principalmente di cadaveri: un titolo perfetto per il debutto alla regia dello sceneggiatore Dan Gylroy e per il suo selvaggio Lou ( Jake Gyllenhaal).

La storia narra le vicende di un ladro solitario e morbosamente curioso.
Un giorno Lou assiste ad un incidente stradale ed è colpito dal cameraman che é accorso sul luogo per riprendere l'accaduto.
In quella telecamera Lou intravede l’occasione che nessuno vuole dargli, perché nonostante una acuta capacità di osservazione ed un forte desiderio di cambiamento resta comunque uno sporco ladro.
Così decide di armarsi di una telecamera e di una radio della polizia, iniziando a sfrecciare con l’auto in ogni luogo in cui ci sia sangue.
Privo di ogni tipo di scrupolo, Lou si distingue per le sue crude inquadrature, che rivende al Network di canale 6 dove fa la conoscenza della direttrice Nina ( Rene Russo).
La ricerca notturna di morte incrementa la sua autostima già al limite dell'arroganza, il tutto sorretto da un lato animalesco che distingue il protagonista dal mondo che lo circonda e dalla brutale verità che che si fa largo man mano che la trama scorre.

Durante tutto il film si ha una visione precisa della scalata emotiva di Lou verso il successo attraverso il male subito dagli altri. L'avido cameraman arriva addirittura  a manipolare una sparatoria come un impeccabile burattinaio pur di ottenere le migliori inquadrature.

“ E se il mio problema non fosse che non capisco la gente, ma che non mi piace la gente?”.

Questa frase racchiude l'essenza di Lou, il proprio essere distaccato, pieno di grandi frasi ad effetto imparate a memoria ma prive di quel sentimento umano che ci rende tali.
Jake Gyllehaan e i suoi glaciali occhi guidano magnificamente lo spettatore in questo contorto personaggio, un anima nera dal fascino diabolico.

Dan Gylroy segue la mutazione del protagonista modificando la fotografia in un crescendo di inquadrature e oscurità , accompagnando delicatamente la storia come una madre che aiuta il figlio nei suoi primi passi.

Pensandoci forse in ognuno di noi è racchiuso un Lou :
c'è chi l'ha addestrato, chi lo tiene in gabbia e chi lo lascia libero di vagare nella propria mente entrando senza emozioni nella vita di qualcuno, strappandogli anche l'ultimo brandello di amor proprio senza alcun freno di coscienza pur di ottenere la gratificazione del proprio ego.

“ Sai come si alimenta la paura? Vestendo di verità delle false evidenze! “

Nessun commento:

Posta un commento