giovedì 22 ottobre 2015

BLACK MASS - L'ULTIMO GANGSTER ( 2015)






Adattamento cinematografico tratto dal libro - inchiesta "Black Mass : The True Story of an Unholy alliance between the FBI and the Irish Mob"del 2001, in cui vengono raccontati gli anni d'oro di James Joseph Bulger Jr. ( Johnny Deep ) soprannominato Whitey, leader della Winter Hill Gang e incallito criminale dall'età di 14 anni. John Connoly ( Joel Edgerton ) agente dell'FBI e suo rispettoso amico d'infanzia, gli propone un accordo per fermare la mafia italiana della famiglia Angiulo, che a quei tempi governava l'illegalità di Boston . Bulger accetta, vedendo la possibilità di eliminare , senza imbrattarsi troppo di sangue le mani, i suoi rivali di potere. Così con un " dare e avere " dall'FBI si fa silenziosamente strada verso l'ambito trono , diventando non solo il criminale più potente di Boston ma con il tempo , anche il più ricercato.
Il buon cast è capitanato da un glaciale Deep che con i denti marci, gli occhi malvagiamente azzurri e la testa stempiata, emana con discreta bravura l'anima nera e tormentata di Whitey.

Joel Edgerton impersona l'ambizioso agente dell'FBI Jonh Connoly. Ammirato nei panni di Tom Buchanan nel Il Grande Gatsby , Edgerton padroneggia con disinvoltura un personaggio ambiguo, forse alle volte troppo sopra le righe nell'interpretazione ma pur sempre potente.
Kevin Bacon è il nevrotico agente dell'FBI a capo dell'ufficio dei presunti guardiani di Boston, mentre Benedict Cumberbatch ( The Imitation Game ) interpreta il fratello di Bulger : personaggio dal forte legame con il protagonista ma raccontato con una certa freddezza; Cumberbatch e il suo Bill Bulger, uomo politicamente corretto, risulta quasi superfluo all'interno dalla trama del film di Scoot Cooper ( Crazy Heart ).
Mi fa rabbia che una storia reale e cruda come quella del secondo criminale più ricercato dall'FBI, sia stata raccontata in modo così insipido, castrata emozionalmente da una sceneggiatura priva di struttura, esaltata da una regia lenta e allo stesso tempo eccessivamente veloce nella descrizione di eventi fondamentali per lo spettatore.
Si assiste a gente che viene picchiata,ammazzata e torturata; niente di nuovo e neanche così tanto macabro da crearti orrore, sotto questo punto di vista, fa più effetto una puntata di 40 minuti di The Walking Dead che 2 ore di Black Mass .
I personaggi non vengono compresi pienamente e il dito non va puntato sugli attori ma indubbiamente su Cooper e i due sceneggiatori Jez Butterworth e Mark Mallouk , colpevoli di aver dato priorita' ad una violenza gratuita e inutile, privando i personaggi dello spessore che si meritavano. Un uomo come Bulger, che per anni ha giostrato a suo piacimento l'FBI, a tal punto da riuscire non solo a diventare il Capo dei Capi alle loro spalle, ma anche di sparire per più di 15 anni, manca totalmente di credibilita'.Nonostante si percepisca in alcuni frammenti del film la sua mente contorta, sofferente e indirizzata verso il male, anche in questo caso il regista non riesce a delinearne i contorni, rendendo tutto molto sbiadito.
Stesso discorso per gli scagnozzi della Winter Hill Gang, ignorati pur essendo indispensabili alla trama.
La parte più interessante sono le immagini dei veri protagonisti che accompagnano i titoli di coda. L'unica emozione provata alla fine é il rammarico che qualcuno possa aver sprecato così tanto potenziale per vendere noia ... PECCATO!



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