La stanza in
questione si trova dentro a un capannone in un giardino qualunque,
chiusa ermeticamente da una massiccia porta. Nella stanza vivono da 7
anni Joy , rapita da “Old Nick” e suo figlio Jack di 5 .
La storia è
raccontata dal punto di vista del bambino , da ciò che vede, ciò
che prova e da ciò che “MA” gli ha fatto credere : che fuori
dalla stanza ci sono gli alieni e che tutto ciò che vede nella
traballante tv è falso, le persone , gli alberi , il mare, tutto!!
perché il mondo è la stanza.
Tutto inizia il
giorno che Jack compie 5 anni.
Joy, stanca di
essere una prigioniera sessuale, stanca di non avere più quella
libertà che per 17 anni ha assaporato, decide di strappare le
certezze di Jack raccontandogli una nuova verità , che fuori dal
lucernario c'è il vero mondo, in cui lei viveva con i suoi
genitori, le racconta di essere stata rapita e SOPRATTUTTO che la
stanza non è il mondo.
A fatica Jack crede
alle sue parole e non capisce perché “ MA” se ne vuole andare da
quel mondo a lui così familiare e rassicurante, ma Joy ha bisogno
del suo aiuto per scappare.
Impone a Jack di farsi arrotolare in un tappeto, in modo che Old Nick credendolo morto lo porti fuori dalla stanza alla ricerca di un posto in cui seppellirlo ed è in quel momento che Jack dovrà scappare e chiedere aiuto .
Impone a Jack di farsi arrotolare in un tappeto, in modo che Old Nick credendolo morto lo porti fuori dalla stanza alla ricerca di un posto in cui seppellirlo ed è in quel momento che Jack dovrà scappare e chiedere aiuto .
Il bambino è
impaurito e furioso con la madre, ma fa comunque quello che lei gli
chiede, RIUSCENDO in un impresa tanto difficile per lui quanto
spaventosa; non solo per Old Nick, ma anche per quel mondo a lui così
tanto sconosciuto.
Salta dal camion in
corsa ma le gambe cedono e Old Nick è proprio alle sue spalle. Un
passante lo nota e Jack fa uscire dalla sua terrorizzata voce una
sola parola“ AIUTO” ...parola che fortunatamente viene ascoltata
e rassicurata.
Il nuovo mondo si apre davanti ai suoi deboli occhi,
creando una verità che con il tempo si trasformerà in una curiosià
piacevolmente positiva. Non per Joy , lei crolla è schiacciata dai
cambiamenti di quel mondo, dalla consapevolezza di ciò che le è
accaduto ed è soffocata dalla colpa di aver rovinato la vita a suo
figlio tenendolo con se in quella stanza.
La potenza del film, non nasce dagli abusi, non visti ma solo percepiti da Jack chiuso nell'armadio quando Old Nick fa “visita”, non dall'agonia di Joy per quella libertà rubata, ma dal forte legame materno, dalla forza inaspettata di un bambino che non solo salva “ MA” dalla stanza ma anche dal mondo .
La potenza del film, non nasce dagli abusi, non visti ma solo percepiti da Jack chiuso nell'armadio quando Old Nick fa “visita”, non dall'agonia di Joy per quella libertà rubata, ma dal forte legame materno, dalla forza inaspettata di un bambino che non solo salva “ MA” dalla stanza ma anche dal mondo .
A soli 10 anni Jacob Tremblay, percorre la
scala di emozioni in 1 ora e 58 minuti di innata bravura, un vero e
proprio piccolo prodigio di Hollywood!
Brie Larson è
stata penetrante nel trasmettere il grave malessere di Joy dalla
stanza al mondo esterno, ma l'interpretazione di Jacob è ammaliante,
il suo viso dannatamente espressivo e il suo corpo che si muove
affascinato e terrorizzato nel nuovo mondo è intenso e commovente ed
è così tanto bravo da non farti percepire il copione studiato.
La mano del regista
Lenny Abrahamson , racconta la storia di Joy e Jack non solo
attraverso la voce e i pensieri del bambino ma anche attraverso i
suoi occhi , una descrizione dei particolari dalla cupa stanza al
colorato mondo toccando gentilmente ogni angolo , i primi piani
ricchi di intensità colpiscono ripetutamente lo stomaco e la
sceneggiatura si intreccia perfettamente alla fotografia degli
avvenimenti, sceneggiatura della scrittrice Emma Donoghue, autrice
del libro “Stanza,letto,armadio,specchio” da cui è stato tratto
il film.
Le sensazioni
negative soffiano lievemente per dare spazio all'energia positiva di
un’ unione unica: quella tra una madre e un figlio
indipendentemente dal luogo in cui vivono, e da quello che gli
accade.
Quella forza non
solo è indispensabile ma reale e pura proprio come Jack.