L'attore
sceneggiatore e regista Matt Ross scrive e dirige una storia su un
tema più volte raccontato: l'essere genitore.
Quello che però
rende Captain Fantastic un piccolo gioiello è l' inaspettata
bellezza di questa pellicola. La scrittura dei dialoghi è fuori da
ogni schema comune; con spiazzante fluidità la famiglia Cash viene
presentata ad uno spettatore che sin dai primi fotogrammi non può
che rimanerne affascinato.
Le danze si aprono
su una verde foresta, in cui i 6 fratelli Bo, Kielyr, Vespyr, Rellian
, Zaja e Nai vivono insieme al padre Ben ( Viggo Mortensen), il quale
sceglie di crescere i propri figli in piena libertà di espressione,
senza cedere al potere di massa, portandoli ad uccidere per
procurarsi il cibo , a fortificarli con esercizi fisici, tra libri e
musica , privando le conversazioni dei filtri educativi basati
sull'età , perché la verità sovrasta qualsiasi tabù nella
comunicazione tra genitore e figlio in quella verde foresta.
La selvaggia libertà
della famiglia Cash viene travolta da un crudele destino, che li
allontana dalla propria casa, sottoponendoli al giudizio altrui ma
soprattutto di loro stessi. La ricca vita intellettuale ha
valorizzato le loro menti ma non le loro vite, e grazie a questo
viaggio Ben si scontrerà
con le verità nascoste da cui lui è scappato, rifugiandosi nel
silenzio del proprio potere perché un genitore nonostante le più onorate
intenzioni, spesso cede ai propri interessi senza accorgersi di
soffocare ciò che più ama.
Questa pellicola non
solo crea forti emozioni ma anche riflessioni allarmanti:
“Che genitore
sarò?? che genitore sono ??.
Ci si muove tra
pensieri taciuti o completamente nuovi e spesso la forza di essere
nel giusto inganna il genitore, che cresce i figli nella propria
verde foresta, arricchendoli di verità ma non di vita, quella vera,
quella che va vissuta, che va toccata.
La magnifica magia
di Captain Fantastic è l'insegnamento che trae Ben dai propri figli,
dall'ironia tagliente all'ira esasperata di una catena da dover
spezzare.
Matt Ross non solo
esalta la famiglia nella più eccentrica forma ma ne glorifica
l'importanza, usando però una strada diversa da altri film,
spiccando per la propria originalità.
Il cast scelto comprende eta’ diverse, ma nonostante questo
tutti donano al film un’autenticità sorprendente, quasi
inaspettata direi; il tutto fortemente sostenuto da Viggo Mortensen
e dal suo essere completamente nel personaggio , così vero , così
dannatamente fragile nella propria dura corazza che man mano si
sgretola donandogli una nuova vita.
MAGNIFICO.
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