venerdì 27 novembre 2015

THE HUNGER GAMES: MOCKINGJAY - IL CANTO DELLA RIVOLTA PARTE 2 - riflessioni




Si è conclusa la saga più interessante degli ultimi anni, che ha fatto conoscere al grande pubblico un cast con poca esperienza per un Blockbuster Americano, ma che ha inaspettatamente ribaltato l'opinione degli scettici dopo l'uscita del primo capitolo. Una quasi sconosciuta Jennifer Lawrence, giovane emergente nel lontano 2012, nei panni della protagonista principale, Katniss Everdeen, personaggio che calza a pennello alla talentuosa attrice ; erano anni che non ammiravo estasiata una così piacevole perfomance. La Lawrence ha rappresentato la guerriera dall'anima fragile in modo impeccabile, rendendo il personaggio descritto nel libro visivamente reale e trascinando lo spettatore nell' arena degli Hunger Games.
Ammetto che i libri sono molto più intensi ed ovviamente più dettagliati. Un consiglio : leggeteli e guardate i film in lingua originale, perchè sfortunatamente in Italia non abbiamo ancora trovato la doppiatrice giusta per la Lawrence ,cosa che mi fa letteralmente incazzare! A mio parere l'espressività vocale è fondamentale per la credibilità di un personaggio, ma fortunatamente Jennifer è così tanto brava da far passare tutto in secondo piano...DICEVO..Nei 4 film i dettagli hanno perso valore durante il tragitto, e alle volte, ovviamente per questioni di tempo, sono stati trasformati in altro. Nonostante tutto, resto comunque innamorata del lavoro di trasposizione dei romanzi della scrittrice Suzanne Collins, la quale dice di aver avuto l'idea degli Hunger Games mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra, la vera guerra.
Pur sapendo come si sarebbe conclusa questa sanguinaria saga , ero particolarmente curiosa di scoprire come Francis Lawrence (regista delle ultime 3 pellicole) avrebbe descritto Ibridi, trappole mortali, scottanti rivelazioni e morti inaspettate, perchè è questo grosso modo ciò che accade nel Canto Della Rivolta, diviso erroneamente in 2 parti ; personalmente avrei preferito 3 ore di film in una volta sola invece di un blocco forzato di 1 anno, che sinceramente ha contribuito ad una perdita di potenza. Per chi non lo sapesse i libri sono 3, ma sezionare gli ultimi capitoli delle saghe è divenuta quanto mai una moda "economica" . Secondo me, far trascorrere così tanto tempo tra un film parte 1 e parte 2 , spezza l' unione nata tra lo spettatore e i personaggi.
Già il libro stesso non aveva saziato la mia curiosità e la fame di sapere. L'impressione che la Collins avesse fretta di chiudere i giochi e il destino dei giovani amanti non mi ha abbandonato per tutta la lettura, e la delusione si rispecchia anche nell'ultimo capitolo cinematografico. Tristemente ma senza alcun dubbio, reputo che Il canto della rivolta parte 2 sia il meno riuscito delle 4 pellicole.
Purtroppo, anche in altre famose saghe ho spesso avuto l'impressione che si volesse concludere tutto troppo velocemente, senza offrire una continuita' dignitosa ad una storia precedentemente rappresentata, e nel complesso ben riuscita .
Mi infastidisce dover parlare così di questo finale tanto atteso, ma essendo molto legata a questa saga, non riesco a togliermi dalla testa che poteva essere portato tutto ad un livello più alto ed energico.
E sono fermamente convinta che a causa della leggerezza e della poca intensità delle ultime pagine del libro , al film manchi la forza trascinante percepita nei precedenti capitoli.

Nonostante questa mia "piccola" e "leggera" predica personale da Super Fan, consiglio vivamente TUTTA la saga, soprattutto a chi ha spesso scartato l'idea di vederlo, pensando che sia una storia poco interessante e difficilmente credibile, o un film di scarso valore morale..
Sdraiatevi comodamente sul vostro divano ed entrate nella vita di Katniss Everdeen, assaporate quanto la paura, la sottomissione, la speranza e il potere possano trasformare le persone nel bene e nel male.
                       "Felici Hunger Games e possa la fortuna essere  sempre a vostro favore!"
 

giovedì 22 ottobre 2015

BLACK MASS - L'ULTIMO GANGSTER ( 2015)






Adattamento cinematografico tratto dal libro - inchiesta "Black Mass : The True Story of an Unholy alliance between the FBI and the Irish Mob"del 2001, in cui vengono raccontati gli anni d'oro di James Joseph Bulger Jr. ( Johnny Deep ) soprannominato Whitey, leader della Winter Hill Gang e incallito criminale dall'età di 14 anni. John Connoly ( Joel Edgerton ) agente dell'FBI e suo rispettoso amico d'infanzia, gli propone un accordo per fermare la mafia italiana della famiglia Angiulo, che a quei tempi governava l'illegalità di Boston . Bulger accetta, vedendo la possibilità di eliminare , senza imbrattarsi troppo di sangue le mani, i suoi rivali di potere. Così con un " dare e avere " dall'FBI si fa silenziosamente strada verso l'ambito trono , diventando non solo il criminale più potente di Boston ma con il tempo , anche il più ricercato.
Il buon cast è capitanato da un glaciale Deep che con i denti marci, gli occhi malvagiamente azzurri e la testa stempiata, emana con discreta bravura l'anima nera e tormentata di Whitey.

Joel Edgerton impersona l'ambizioso agente dell'FBI Jonh Connoly. Ammirato nei panni di Tom Buchanan nel Il Grande Gatsby , Edgerton padroneggia con disinvoltura un personaggio ambiguo, forse alle volte troppo sopra le righe nell'interpretazione ma pur sempre potente.
Kevin Bacon è il nevrotico agente dell'FBI a capo dell'ufficio dei presunti guardiani di Boston, mentre Benedict Cumberbatch ( The Imitation Game ) interpreta il fratello di Bulger : personaggio dal forte legame con il protagonista ma raccontato con una certa freddezza; Cumberbatch e il suo Bill Bulger, uomo politicamente corretto, risulta quasi superfluo all'interno dalla trama del film di Scoot Cooper ( Crazy Heart ).
Mi fa rabbia che una storia reale e cruda come quella del secondo criminale più ricercato dall'FBI, sia stata raccontata in modo così insipido, castrata emozionalmente da una sceneggiatura priva di struttura, esaltata da una regia lenta e allo stesso tempo eccessivamente veloce nella descrizione di eventi fondamentali per lo spettatore.
Si assiste a gente che viene picchiata,ammazzata e torturata; niente di nuovo e neanche così tanto macabro da crearti orrore, sotto questo punto di vista, fa più effetto una puntata di 40 minuti di The Walking Dead che 2 ore di Black Mass .
I personaggi non vengono compresi pienamente e il dito non va puntato sugli attori ma indubbiamente su Cooper e i due sceneggiatori Jez Butterworth e Mark Mallouk , colpevoli di aver dato priorita' ad una violenza gratuita e inutile, privando i personaggi dello spessore che si meritavano. Un uomo come Bulger, che per anni ha giostrato a suo piacimento l'FBI, a tal punto da riuscire non solo a diventare il Capo dei Capi alle loro spalle, ma anche di sparire per più di 15 anni, manca totalmente di credibilita'.Nonostante si percepisca in alcuni frammenti del film la sua mente contorta, sofferente e indirizzata verso il male, anche in questo caso il regista non riesce a delinearne i contorni, rendendo tutto molto sbiadito.
Stesso discorso per gli scagnozzi della Winter Hill Gang, ignorati pur essendo indispensabili alla trama.
La parte più interessante sono le immagini dei veri protagonisti che accompagnano i titoli di coda. L'unica emozione provata alla fine é il rammarico che qualcuno possa aver sprecato così tanto potenziale per vendere noia ... PECCATO!



martedì 29 settembre 2015

The Great Gatsby - il Grande Gatsby



Questa ennesima trasposizione cinematografica del 2013 tratta dall' omonimo romanzo, è la storia di Jay Gatsby ( Leonardo Di Caprio) misterioso e seducente uomo d'affari, circondato da lussuose feste nei week-end e solitudine nei giorni di calma baldoria. Un tenebroso personaggio raccontato durante le sedute di analisi dall'aspirante scrittore e alcolista Nick Carraway ( Toby Mcguire) cugino di Daisy Buchanan, travolgente amore del passato di un inguaribile Gatsby, che dal molo attende il ritorno della sua amata, divenuta col tempo moglie e madre. Tra un invito inaspettato, chiacchere e fiumi di drink, nasce una forte amicizia tra Nick e Gatsby, che insieme creano l' incontro dei due ritrovati amanti. Un susseguirsi di bugie, tradimenti e gelosie arricchiscono questa storia dal tragico epilogo.

Il film di Baz Luhrmann ( Moulin Rouge)non mi ha particolarmente rapito, eccetto per gli scintillanti vestiti e le colorate ambientazioni, nate dalla talentuosa Catherine Martin, unica vincitrice di statuette per questo film, che donano una visione vivacemente allegra, smorzando la tensione di una storia d'amore soffocante. Molto interessante la recitazione atipicamente teatrale, a parte per Toby Mcguire ( Spiderman) l'attore mono-espressivo, che vicino a un regale di Caprio svanisce nella sua inadeguatezza nel ricoprire uno dei ruoli principali. Bocciato anche dalla critica Americana.

Da elogiare invece Joel Edgerton ( Smokin's Aces ) che interpreta il marito di Daisy, adescatore di fragili donne e manipolatore di menti maschili tradite.
Le scene in auto sembrano la pubblicità di un video game, in certi momenti mi aspettavo che uscisse la scritta , " Gran turismo New Edition 2013 provalo anche tu nei migliori gamestore". Inappropriata musica moderna del produttore Jay-z accompagna le notti in festa , lontana dal suono Jazz del Cotton Club che risuonava per le vie di New York negli anni 20 , scelta fatta dal regista anche per altri suoi film, ripetitive e scontate note.
Morfeo stava per rapire la mia mente, ancor prima la noia però...soprattutto quando il russare del mio cane era più ipnotico del film nonostante la mano del regista abbia un ritmo veloce e caotico.
Da mangiatrice di pellicole, direi  discreto, non del tutto bocciato grazie alla presenza di Joel Edgerton e soprattutto Mister Di Caprio, che venero da molti anni .
Si può odiare e amare questo film, quindi ho deciso di non sconsigliarlo...a vostro rischio e pericolo..buona notte ops buona visione.

sabato 5 settembre 2015

INTERSTELLAR ( 2014 )





Scritto e diretto da Cristopher Nolan un regista contorto e geniale del mondo cinematografico, innovativo nelle parole delle sue sceneggiature scritte con il fratello Jonathan e atipico nel rappresentare inquadrature che danno forma a storie  insolite, con Interstellar trasporta lo spettatore tra gravita´, spazio e tempo.
La popolazione umana è messa in ginocchio dalla propria Terra, tra tormente di sabbia e polveri di azoto che distruggono coltivazioni, togliendo ossigeno e privando lentamente l'umanità di risorse primarie essenziali per la sopravvivenza.
Cooper (Matthew McConaughey) ex ingegnere e pilota spaziale, divenuto coltivatore dopo i primi attacchi delle polveri, trova delle coordinate geografiche nella camera di sua figlia, date dal presunto fantasma che solo la piccola Murph percepisce. Seguendo le coordinate scopre che la Nasa negli ultimi anni e in gran segreto, ha lavorato a un progetto: 12 scienziati sono stati mandati in 12 pianeti di un' altra galassia.
A Cooper viene chiesto di partecipare alla missione Lazzarus, verso 3 dei 12 mondi, per recuperare i dati raccolti dagli astronauti mandati in missione tempo prima e dar modo all'umanità di salvarsi dall'estinzione.
Non è solo una lotta contro il tempo ma anche una lotta contro una scelta per il protagonista; salvare tante vite equivale a lasciare i propri figli in balia di un mondo in guerra.Parte con la promessa di tornare dopo pochi anni, ma salito a bordo capirà che qualcun altro ha già scelto per lui e che la promessa fatta ai suoi figli non potrà essere mantenuta. L'inganno di un progetto , porterà Cooper ad una nuova e personale missione all'interno di uno spazio in 5 dimensioni.

Il buon vecchio Nolan vive ancora di pane e creatività , anche se alcune scene rasentano l'assurdità e le leggi fisiche umane, la particolarita' visiva e l'intreccio tridimensionale rende comunque Interstellar un piccolo "Fanta-Capolavoro " vincitore dell'Oscar per i miglior effetti visivi.
A mio parere non e' uno dei suoi miglior film e cast , la storia trascina a fatica lo spettatore nella lotta di Cooper contro il tempo , creando una concetrazione che si alterna tra noia e stupore, pero' consiglio di vederlo, almeno un paio di volte,come tutti i suoi film del resto,perchè Nolan non lo si può ignorare.

"Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango."

sabato 29 agosto 2015

The Theory of Everything - La teoria del Tutto


"Siamo tutti diversi. E per quanto la vita possa sembrare cattiva, c’è sempre qualcosa che si può fare e riuscirci. Finché c’è vita, c’è speranza."


Adattamento cinematografico della biografia scritta da Jane Wilde Hawking ex moglie del fisico Stephen Hawking. Questo film è l'esempio che dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna. Le vicende narrate parlano dei 20 anni di amore tra Jane e Stephen, il loro primo incontro, le difficoltà di un matrimonio non del tutto "normale" agli occhi di altri ma voluto fortemente dalla coppia, l' affetto e il desiderio di creare una famiglia appoggiandosi l'uno con l'altro, finché ciò è stato possibile dal male che quotidianamente divorava il corpo di Stephen e la mente di Jane, portandoli così al divorzio.
Si assiste anche alla genialità di un cervello non intaccato da una feroce malattia, il coraggio di un uomo ideatore della teoria dei buchi neri e della nascita dell'universo. Dall'inizio alla fine del film, la trasformazione di un corpo sano e in movimento arrivato alla totale e rigida immobilità è descritto in modo eccellente dal britannico e giovane Eddie Redmay, vincitore dell'Oscar come miglior attore ( anche se, a parer mio, lo meritava molto di più Michael Keaton per Birdman ) e sinceramente è l'unico motivo per cui non boccio questo film di James Marsh.
Impazzisco per i film biografici, pellicole di una realtà molto spesso lontana dalla nostra.
 Non solo le interpretazioni di validi attori mi hanno rapita ed affascinata ma anche la mano di una buona cinepresa, l'occhio critico dell' omino della fotografia, il suono di note che invadono l'immagine o le parole che arrivano giù fino allo stomaco, tutto questo nel film “La Teoria Del Tutto “ non l' ho percepito o almeno non c'è stato un impatto così forte da poterle assaporare, è stata l'interpretazione di Redmay a far sì che la mia concentrazione rimanesse sveglia e incuriosita, a parte alcune rare immagini fatte di colori offuscati e di flashback accompagnati da un orchestra trascinante, per il resto è stato deludente.
Contavo molto su questa pellicola e su una grande abbuffata, forse dovrei riguardarlo perché i film vanno assaporati in base al proprio umore e periodo. Magari ho sbagliato i tempi o forse è veramente insapore come credo. La mia mente ha lottato fino all'ultimo tra il NO e il SI, non mi permetto di dire che sia un brutto film ma sono convinta che il valore della storia non sia stata raccontata come meritava, perdendo per strada preziosi pezzi che invece dovevano risplendere. Quando ho tolto il dvd dal lettore, a caldo ho pensato: “film opaco privo di lucentezza” difficile togliere un idea del genere dalla propria mente, perché è radicata in un emozione, la tremenda e implacabile NOIA.


martedì 25 agosto 2015

Fifty Shades of Grey - Cinquanta Sfumature Di Grigio




Recensione
Lei studentessa sfigata con probabile tic, vergine (ovviamente) mangiatrice di matite ( dovuto a delle mancanze suppongo), incontra Lui uomo d'affari dai gusti sessuali estremi, affascinante quanto Gollum nel Signore degli anelli.
Lui :
No No sono sbagliato per te!!tu sei troppo pura!!non ti farei mai soffrire!!!Allora DONNA, firma sto contratto di privacy dove c'è scritto che ti posso frustare a sangue, legare come un maialino arrosto, usare ogni tipo di utensile da bricolage e tu stai zitta o ti punisco, non bevi alcol o ti punisco, devi mangiare solo cibi sani o ti punisco, non dormiamo insieme e mi devi chiedere il permesso per pensare o ti punisco, ti compro la macchina nuova perchè la tua fa cagare, ti compro dei vestiti nuovi perchè sembri mia nonna, tu diventi una mia proprietà e io ti apro in 2 come una cozza.!!  In cambio tu avrai me..un fico da paura..tutto chiaro??
Lei:
ma quindi facciamo l'amore?
Lui :
io non faccio l'amore io scopo duro.( citazione presa dal film )
Lei
ma io sono giovane e ingenua ( dopo 10 minuti )...AAAAAAAHHHHHH Sì Sì UUUUUHHHHHHHH....però non sono sicura di firmare il contratto ( dopo 10 minuti ) AAAAAAAAAHHHHHHHHHH Sì GOLLUM Sì...perchè non possiamo dormire insieme??      
( dopo 10 minuti) AAAAAAAAHHHHHH NON SENTO DOLOREEEEE. Sì Sì
Lui:
ma quindi il contratto lo firmi o no ??DAI!! ti ho chiamato "Piccola", ti ho presentato a mia madre, ho detto che sei la mia fidanzata, cosa vuoi di più??
Lei:
mi sono innamorata..
Lui:
senti te l'ho già detto, io non mi innamoro quindi firma questo contratto che ti sfondo anche le narici.
Lei :
mostrami il peggio che puoi farmi?
Lui:
...bene bene conta fino a 6 ad alta voce mentre io ti sculaccio cattivona.
Lei:
NO BASTA ! questo è troppo...tu godi nel farmi male vero??
Lui:
no scusa??? cosa cazzo abbiamo fatto per 2 ore di film??
Lei:
PERCHE' non possiamo essere una coppia normale?

                                Attenzione arriva la perla:

Lui: perchè ci sono 50 sfumature di depravazione in me.

FINE

Mi limito a un Banale... mi chiedo come sia possibile che a delle donne sane di mente, possa piacere una cosa del genere!!( faccio anche fatica a chiamarlo film )Quello che mi fa rabbia è il messaggio che trasmette..Lei è descritta come una stupida donnetta senza carattere, che si fa abbindolare da frasi prese dal manuale di rimorchio alla HITCH, una donna che accetta di annullarsi, che vende la propria libertà NEURALE.
Mi spiace che una storia d'amore scritta da una donna e che ha avuto così tanto successo ( non ho letto i libri ma credo che il succo del discorso sia rappresentato nel film ) non mostri la nostra forza e la bellezza della nostra mente emotivamente instabile alle volte ma piena di energia, calore, in grado di creare gustose perversioni e toccanti labirinti dai mille sapori mentre a quanto pare al mondo piace il gusto insipido e la sottomissione non solo fisica ma anche del proprio IO...che tristezza!!!
Alla fine del film mi sono chiesta :" Se l'avessi incontrato tu un uomo così, cosa gli avresti risposto?
IO
:
Senti UOMO comprati una bambola gonfiabile e vai in analisi per favore.

SCONSIGLIATO A VITA

domenica 23 agosto 2015

BIRDMAN (2014) o le imprevedibili virtù dell'ignoranza







Questa Nera-Commedia racchiude la storia di un attore, Riggan Thompson, diventato celebre per la sua interpretazione del super eroe Birdman. Nella ricerca di una popolarità persa, Riggan decide di tornare alla ribalta usando i riflettori del palcoscenico di Broadway. Con immagini in sequenza a flusso continuo, prende vita l'intreccio dei vari personaggi, che insieme al decaduto attore danno forma all'opera " Di cosa parliamo quando parliamo di amore " di Raymond Carver.

Nei dietro le quinte del teatro, Riggan combatte con la coscienza del proprio ego, che col tempo, nella depressione di un uomo dalle forti ambizioni, ha preso le sembianze del personaggio Birdman, sua voce quotidiana in una mente confusa, che cerca di convincerlo a rimettere il costume che l'aveva portato al successo.

Ho deciso di fare una mini-recensione di questo eccellente film, credo che per alcune rare pellicole, la descrizione meticolosa della storia faccia perdere la bellezza inestimabile del valore di un emozione. Essendo Birdman particolarmente strutturato , sia dal punto di vista della regia che della sceneggiatura, voglio lasciare a voi la piena libertà di scoprire scena dopo scena, la complessità di una storia creata dalla mente del regista Alejandro González Iñárritu e la straordinaria performance di un inaspettato cast, perchè Michael Keaton ( Riggan Thompson ) è molto inaspettato. Sono contentissima che le nuove generazioni possano scoprire questo brillante attore dimenticato, io ho dei bellissimi ricordi, Beetlejuice, Jackie Brown e lui per me è il solo ed unico Batman...tutto il resto è noia!!

Zach Galifianakis che noi tutti ricordiamo in Una Notte Da leoni nei panni di Alan, entra nell'inquadratura nelle vesti del manager di Riggan e avendolo visto in film totalmente lontani da un genere come questo direi...BRAVO Zach!
L'artista Edward Norton sempre perfetto e nel personaggio ( non ho mai capito perchè abbia fatto Hulk bah!)...comunque Emma Stone, Naomi Watts, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Merritt Wever insomma il cast dell'anno e aggiungo che adoro i finali dove ognuno può dare la propria interpretazione, come nel capolavoro "Inception", la trottola si sta per fermare?? o continua a girare?? dipende solo dagli occhi di chi guarda ed è questa la bellezza dell'arte cinematografica, come per quella letteraria e musicale, ognuno ha le proprie percezioni, io Birdman l'ho sentito come un film di denuncia.

Verso i guardiani di Hollywood, che danno più valore al guadagno che alla sostanza di una buona morale e in questo si racchiudono due denunce in realtà, l'altra è rivolta alla generazione del box-office mondiale, che di questi tempi predilige il genere supereroi, non che io li disprezzi ( non tutti ) come si può non amare il Tony Stark dell'affascinante Robert Downey Junior, ma credetemi...la sua bravura è soffocata in quell'armatura, guardate Charlot del 1992 se volete respirare il suo vero talento, comunque per quanto riguarda la gente mascherata...siamo onesti...è sempre la stessa solfa.

La denuncia verso i social , i burattinai delle nostre menti, la realtà distorta in qui viviamo o ci nascondiamo, abusandone con avidità, giudizio e falsità ignorante.
Ed infine verso l'uomo e le sue fragilità. Una rappresentazione perfetta di ciò che può fare un forte ego che trova ambizione, egoismo e mancanza di valori lungo il proprio cammino.


       CONSIGLIATISSIMO!!!!

giovedì 20 agosto 2015

Why the Death of a relative is often present in toons??

Perchè nei Cartoni Animati viene rappresentata la morte di un familiare ??

Sono cresciuta con i cartoni animati e li guarderò finchè morte non ci separi, però comincio ad essere intollerante verso quelle pellicole che iniziano con la morte di qualche parente.
Sarà dovuto al mio scontato trauma infantile con la visione di Bambi e non credo di essere l'unica!!
Come può non rimanerti impressa la musica agghiacciante della corsa verso il bosco, la mamma che urla " più svelto più svelto!!" la musica cresce d'intensità e tu bambino che lo guardi per la prima volta fai il tifo per lui " FORZA Bambi corri corri!!!"..lui corre corre...ma un ultimo sparo rimbomba e quel povero cerbiatto tutto solo che urla " MAMMA...MAMMA" ...e tu con la lacrimuccia pensi.." E' morta la mamma NO!!" perchè traumatizzarci così?? perchè creare una situazione tanto brutta?? per poi avere il risvolto positivo?.
I cartoni devono trasmette tranquillità, devono divertire e avere una buona filosofia ma POSITIVA FIN DALL'INIZIO !!
Vogliamo parlare di Alla Ricerca Di Nemo?? Non solo muore la madre ...sterminio di tutta la famiglia ...a parte il padre, secondo me fanno testa o croce??: "Allora gente chi facciamo morire nel prossimo cartone?? TESTA!!! MUORE LA MADRE!!

Poi c'è la " moda orfani " la più popolare, alcuni esempi: Cenerentola, Semola del cartone La Spada Nella Roccia, Mowgli del Il Libro Della Giungla, Aladin, Margot/ Edith e Agnes di Cattivissimo Me,Megamind, l'altra sera ho visto Big Hero 6 della Disney ( la divulgatrice di morte) .

Tadashi e Hiro sono 2 fratelli geni della robotica. Vedendo che il suo fratellino si mette spesso nei guai partecipando a duelli clandestini tra robot, Tadashi ( il maggiore ) cerca di convincerlo a non sprecare il proprio talento e di iscriversi all' istituto in cui lui studia (fino a quì tutto bene!) . Hero ( il più piccolo) realizza un progetto da portare alla serata di ammissione all'Istituto e riesce ad essere ammesso
( fino a qui tutto molto bene). Scoppia un incendio, Tadashi si rende conto che un suo professore è ancora dentro all'edificio, così decide di entrare per salvarlo e tu pensi "ora entra, salva il professore e andrà tutto benissimo ... invece BOOOOOMMMM ...MEGA ESPLOSIONE!!! la reazione volgare non può non essere ..
" e che cazzo anche il fratello !!"


Shrek 1 e 2 sono l'esempio che un buon cartone non ha bisogno di un omicidio familiare o di violenza nell'immaginario poi nel terzo capitolo ( un infiltrato della Disney suppongo ) ha suggerito: OH!ma non abbiamo fatto morire ancora nessuno!!CROCE..muore il padre!! MA! c'è modo e modo di rappresentarlo.
La morte di Re Harold in Sherk terzo è anche tristemente simpatica nella prima parte e il funerale è descritto visivamente in modo delicato e commovente, vogliamo parlare della morte di Mufasa nel Re Leone?? ...avevo 12 anni e ho pianto a getto "Cascate del Niagara".
Capisco il rappresentare dei momenti malinconici come in Monsters & Co, quando Sully dopo aver salutato Boo nella sua cameretta , stringe tra le mani il pezzetto della porta della bambina consapevole che non la rivedrà mai più o in Kung Fu Panda, il mio goffo eroe preferito. Quando inizialmente non viene accettato dai 5 cicloni e dal maestro Shifu ..anche se nel sequel, c'è la straziante scena del piccolo panda nella cesta che chiama la sua mamma mentre lei viene sbranata dai lupi....comunque!! esistono fortunatamente cartoni come il già citato Monsters & Co, Le follie dell'imperatore, Madagascar, La gang del bosco, I Croods, Mulan, Z la formica, Bee Movie e molti altri che nonostante alcune "infelici" situazioni , creano comunque una piacevole visione e morale. I bambini devono ridere davanti a un cartone, si devono commuovere, emozionare, devono aver paura ma al massimo del cattivo di turno!.
Spero solo che quella moneta col tempo non venga più usata e che l'infiltrato della Disney venga acciuffato, se così non fosse, spero in quel genitore che prima di buttare suo figlio DA SOLO davanti a un cartone, si accerti della storia che viene raccontata.
Se quel genitore poi decide di mostrare il crudo shock di qualche morte, lo supplico di sedersi vicino al proprio bambino regalandogli tempo e piegandogli a cosa sta per assistere E se il figlio dovesse essere emotivamente sensibile come lo ero io..BEH! allora schiacciate quel cavolo di FAST FORWARD..NO?.





martedì 18 agosto 2015

SELMA



Film del 2014 di Ava Marie DuVernay, regista e sceneggiatrice, prima donna afroamericana a ricevere una nomination al Golden Globe e al Critics Choice Award per questa toccante rappresentazione della marcia da Selma a Mongomery.


Paesi del sud America in cui i neri, nonostante la legge dei diritti a favore degli afroamericani sia stata "concessa" dal presidente in carica Johnson e per cui Martin Luther King riceve il Nobel per la pace, nel 1965 erano vittime di abusi, attentati, violenze e minacce continue, soprattutto nei piccoli paesi. Motivo per cui viene scelta Selma in Alabama, governata dal razzista George Wallace ( Tim Roth) manipolatore di massa contrario alla libertà del diritto di voto agli afroamericani. Diritto che se bene concesso grazie alla nuova riforma, nei paese del sud è negato ai neri, non avendo alcun rappresentante nei seggi e nei tribunali.

Più che King, il Movimento a cui è a capo viene magnificamente raccontato. Lui è il portavoce, il grido di un popolo stanco della sottomissione e delle quotidiane umiliazioni e violenze.


La marcia ha inizio, i riflettori dei giornalisti ora sono accesi e assistono inermi al massacro della polizia.
Immagini potenti, sangue vivo, violenza inarrestabile e grida sfumate da una polvere in corsa. Questo è ciò che tutto il mondo vide dalle proprie poltrone, l'orrore di quella Domenica di sangue.
Nonostante la paura per le minacce e i dubbi di una moglie spesso lasciata sola, King porta comunque avanti la protesta, chiedendo a voce alta l'aiuto di tutta l'America, neri e bianchi, religioni e culture diverse devono sovrastare l'odio di menti schiavizzate.

Si presentano in 8000, le immagini reali di quei caldi giorni ti trascinano nuovamente nel brivido della commozione mantenuta per tutto il film. La lunga marcia da Selma a Mongomery è fatta di persone, non importa chi sei, a quale Dio tu creda o il colore della tua pelle, insieme marciano verso un nuovo inizio, nella libertà di sorrisi non più taciuti, insieme marciano sotto lo stesso cielo.

Non posso non lodare questo duro ed emozionante film.
Non conoscevo gli avvenimenti di Selma e le lotte per un diritto a noi dato senza domande.
Un film forte, come un pugno allo stomaco che ti lascia senza respiro per più di 2 ore. Inchino a David Oyelowo che impersona King, a tutto il formidabile cast e a l'occhio sensibile di una giovane regista.
La forza di King era il Movimento da lui creato, aveva bisogno del loro supporto quanto loro del suo. Un uomo che rappresenta la speranza e solo da essa può nascere una lotta.

https://youtu.be/HEFRPLMnEA

giovedì 13 agosto 2015

SAVING MR.BANKS



Inaspettatamente due storie si intrecciano in questo piacevole film del 2014 di John Lee Hancock (The Blind Side).

La prima racconta di come Walt Disney, interpretato da un impeccabile Tom Hanks, un pò troppo sobrio date le voci che circolano sull'eccentricità del creatore dei cartoon, abbia chiesto insistentemente per 20 anni alla scrittrice i diritti sul libro "Mary Poppins". La Travers ( impersonata dall'eccellente e mai deludente Emma Thompson) in bancarotta, cede alla proposta fatta dal Sig. Walt, volando da Londra a Los Angeles per discutere di alcune regole che dovrà seguire durante l'adattamento cinematografico della sua Mary, la più importante di tutte è niente cartorni animati nella sua storia o non avrebbe ceduto i dirtitti.
I fratelli Sherman ( jason Schwartzman / B.J Novak) ideatori e sceneggiatori di un certo livello a quell'epoca nel gruppo Disney, ripercorrono insieme all'inglese signora tutto il copione riadattato, dai costumi ai dialoghi, persino gli attori scelti vengono messi in discussione dalla nevrotica Travers perchè non intende ridicolarizzare la famiglia Banks con una scarsa recitazione, balletti inutili e canzoncine frivole.
La seconda storia invece è fatta di flashback, racconta dell'infanzia della scrittrice, della sua famiglia ma soprattutto del rapporto con il padre ( Colin Farrell) che la stimola fin da bambina a credere nella fantasia. Un direttore di banca con il vizio del bere, con cui lei giocava e inventava storie, un padre amorevole che si ammala per colpa del diabolico alcol. Vedendolo sofferente tra le lenzuola, l'amata figlia, gli porta di nascosco dalla madre le bottiglie di rum sul letto di morte, troppo piccola per capire una cosa che da grande non si perdonerà.
Si scopre che molti dei personaggi del libro, alcuni avvenimenti e dialoghi fanno parte del suo passato, si percepiscono sfumature drammatiche e di come sia nata, non tanto Mary Poppins ma la famiglia Banks, ed è proprio l'intreccio con la seconda storia che lo rende interessante.
Ammetto che ora non sono una grande fan dei cartoni Disney (anche se ci sono praticamente cresciuta ) ...ma in me... c'è ancora il ricordo di una bambina vestita da spazzacamino che all'asilo canta " Cam- caminì Cam caminì spazzacamin..allegro e felice pensieri non ha".
Nel guardare questo film la bambina sporca di cenere sul viso è riapparsa, nonostante ora sia una donna over 30 e nel tornare a casa cantava " con un poco di zucchero la pillola va giùùùù ..la pillola va giùùù..." sorridendo e pensando che la morale di questo incantevole film è che senza il perdono non può esistere l'amore per se stessi e per gli altri.


"..non sono i bambini che lei viene a salvare, ma il padre. Suo padre.."

mercoledì 12 agosto 2015

THE HELP

      


Nessuno mi aveva mai chiesto cosa provavo ad essere me stessa. Quando ho detto la verità mi sono sentita libera “

AMBIENTATO NEI PRIMI ANNI DEL CAMBIAMENTO SULLE LEGGI RAZZIALI NEGLI STATI UNITI E DELLE LOTTE TRA POPOLI E POTERE , NEL MISSISIPI A JACKSON VIVE SKEETER (EMMA STONE) GIOVANE E INTRAPRENDENTE DONNA SOGNATRICE DI UN FUTURO DIVERSO DA QUELLO DELLE PROPRIE COETANEE, ALLE PRESE CON FIGLI E MARITI,UN FUTURO DA SCRITTRICE.
DECIDE COSì DI RACCOGLIERE LE TESTIMONIANZE DELLE DOMESTICHE AFROAMERICANE CHE LAVORANO PER LE FAMIGLIE BENESTANTI DEL PAESE.

VUOLE DARE VOCE A DONNE CHE USANO LA PROPRIA SOLO PER DIRE "SI SIGNORA" CHE VIVONO COSTANTI UMILIAZIONI TRA LE MURE DI QUELLE CASE FATTE DI ORDINI,RIMPROVERI E DISCRIMINAZIONI.
AIBILEEN CLARK ( VIOLA DAVIS ) è UNA DONNA DI COLORE VEDOVA DI UN FIGLIO MORTO SUL POSTO DI LAVORO PERCHè NON SOCCORSO NEL MODO ADEGUATO, NONOSTANTE SIA PIENA DI RANCORE E ODIO VERSO UN POPOLO CHE HA UCCISO CIò CHE AVEVA DI PIù CARO ,CRESCE IN MODO AMOREVOLE LA FIGLIA DI ELISABETH, AMICA DI SKEETER , LA QUALE CON LA SCUSA DI UN AIUTO PER IL GIORNALE IN CUI SCRIVE A DELLE "CASALINGHE DISPERATE " CHIEDE AD AIBILEEN SE PUò FARLE ALCUNE DOMANDE SULLA SUA VITA DA DOMESTICA.
INIZIALMENTE TURBATA E IMPAURITA DA CIò CHE POTREBBE COMPORTARE DARE IL PROPRIO PUNTO DI VISTA SULLE FAMIGLIE PER CUI HA LAVORATO E LAVORA, LA DONNA DECIDE COMUNQUE DI RISPONDERE ALLE DOMANDE DELLA GIOVANE.

DOMANDE CHE CON IL TEMPO FINIRANNO PERCHè AIBILEEN SCRIVE DA TEMPO I PROPRI PENSIERI SU UN QUADERNO. SKEETER LE CHIEDE PERò DI POTER AVERE ANCHE ALTRE TESTIMONIANZE MA LA PAURA SOVRASTA LE VOCI DEL "SI SIGNORA" A PARTE QUELLA DI MINNY JACKSON ( OCTAVIA SPENCER VINCITRICE DI MOLTI PREMI TRA CUI GOLDEN GLOBE E OSCAR PER QUESTA INTERPRETAZIONE ) UNA DONNA DAL CARRATTERE ESUBERANTE, POCO CONSONO PER LE SUE MANSIONI, MADRE DI 5 FIGLI E MOGLIE DI UN VIOLENTO MARITO CHE DOPO "LA PORCATA" COME LA CHIAMA LEI, DECIDE DI DARE IL SUO CONTRIBUTO ALLA STESURA DI QUELLO CHE POI SARà UN LIBRO .
CIò CHE ACCADE NELLE STRADE SANGUINANTI DEL MISSISSIPI E IN MOLTI PAESINI DELLA GRANDE MELA IN QUEI ANNI, DA IL CORAGGIO AD ALTRE VOCI DI BUSSARE ALLA PORTA DI AIBILEEN DANDO COSì VITA AL LIBRO "THE HELP".

1:46 MINUTI DI SORRISI LACRIME SORRISI LACRIME SORRISI LACRIME.

UN TURBINE DI EMOZIONI CONTRASTANTI, GRAZIE IN PRIMIS AL REGISTA E SCENAGGIATORE TATE TAYLOR, ALLA SCRITTRICE KATHRYN STOCKETT CREATRICE DEL ROMANZO DA CUI è TRATTO IL FILM E OVVIAMENTE AL FORMIDABILE CAST.


OLTRE ALLE 3 MERAVIGLIOSE ATTRICI MENZIONATE, VORREI CITARE ANCHE JESSICA CHASTAIN CHE INTERPRETA CELIA FOOTE , UNA BIONDONA STILE MARILYN CON UN INNATA DOLCEZZA E GOFFAGGINE E BRYCE DALLAS HOWARD FIGLIA DEL REGISTA RON HOWARD CHE IMPERSONA HILLY HOLBROOK , DONNA DAL POTERE PERSUASIVO E MANIPOLATORE.
UN BUON FILM DEVE EMOZIONARTI PUNTO!!E THE HELP TOCCA LE NOTE PIù DOLCI E SALATE CHE UN ESSERE UMANO POSSA PROVARE, NESSUNA NOTA STRIDULA, UN VERO E PROPRIO CONCERTO DI SENSAZIONI VARIOPINTE DALL'INIZIO ALLA FINE.

lunedì 10 agosto 2015

SILVER LININGS PLAYBOOK - IL LATO POSITIVO

SILVER LININGS PLAYBOOK - IL LATO POSITIVO


" Credo che alle volte ci impantaniamo in questo stato di  negatività ed è un veleno come nient'altro"

Inizia così questa straordinaria "commedia sentimentale drammatica " (una delle mie preferite aggiungo) interpretata da Bradley Cooper che dopo Una Notte Da Leoni, film geniale nella sua idiozia ,poteva benissimo rimanere incollato ad un certo tipo di personaggio e film ma grazie a questa interpretazione del 2012 e quest'anno grazie ad American Snipers è entrato (a mio parere) a far parte di quella piccola cerchia di attori camaleontici che sperimentano i  propri limiti.

Un Robert De Niro che per interpretare al meglio il padre di Pat ( Bradley Copper) uno scaramantico e ossessivo tifoso degli Eagles , ha passato un intero pomeriggio rinchiuso in una stanza insieme al regista e lo zio di Bradley ( originario di Philadelphia) rileggendo tutto il copione con l'accento del posto per poter dare al proprio personaggio una autenticità CONSIGLIO DI VEDERLO IN LINGUA ORIGINALE..IPNOTICO.
Jennifer Lawrence 21enne e non ancora così famosa all'epoca nella sua " per ora " miglior interpretazione ( statuetta d'oro meritatissima)  e che nonostante una totale mancanza di studio nella recitazione ma con un innata dote naturale è all'altezza di affiancare il Sig. De Niro in un maestoso dialogo corale diretti da un brillante David O.Russel ( chapeau alla colonna sonora).
Un cast che racconta la storia di Pat Solitano (Bradley Cooper) rinchiuso per 8 mesi in una clinica psichiatrica per il suo accertato bipolarismo che un giorno lo porta a picchiare violentemente l'uomo nonché professore nella stessa scuola in cui insegnavano lui e sua moglie , sorpreso sotto la doccia con l'amata. Pat torna a vivere con i suoi genitori  Patrizio Solitano ( Robert De Niro) e Delores Solitano ( Jacki Weaver) dopo un ingiunzione restrittiva che gli proibisce di avvicinarsi a sua moglie e al suo vecchio lavoro.
Inizia così un percorso di buoni propositi,positività e cambianti fisici  pur di riconquistare l'amore dell' ex compagna, diventando ciò che lei ha sempre voluto che lui fosse.
In questo percorso è circondato da vari personaggi, tra cui l'amico Ronnie un uomo frustrato dalla vita matrimoniale che insieme a Randy ( suo amico di lettino a Baltimora) regalano a questa commedia agrodolce un tocco di comicità. Durante una " cena-test" Pat incontra Tiffany ( Jennifer Lawrence ) giovane e seducente vedova in uno stato depressivo pronta ad aiutare il confuso Pat a capire i segnali che la vita gli sta offrendo, mettendo in discussione il proprio passato e presente a passi di danza.
Raccontare gli avvenimenti fotogramma per fotogramma di questa splendida storia è riduttivo, film poco conosciuto dalla " grande massa" ed è per questo che va pubblicizzato e glorificato per la sua genuinità, drammaticità e bellezza ...è uno di quei film che va lentamente gustato, pensato e ragionato per la sua complessiva ma lineare logica follia.